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Incidente Torre del Greco, Panico (Fsp-FdI): “Urge revisione della legge su omicidio stradale. Dedicare la norma al collega Scarpati, Vittima del Dovere” Attualità zonarcs 

Incidente Torre del Greco, Panico (Fsp-FdI): “Urge revisione della legge su omicidio stradale. Dedicare la norma al collega Scarpati, Vittima del Dovere”

 “L’incidente di ieri che ha coinvolto la pattuglia del Commissariato di Torre del Greco, costato la vita al collega Aniello Scarpati e il grave ferimento dell’altro agente, non può e non deve essere considerato una tragica fatalità”.

Così Giovanni Panico, Segretario generale Fsp Polizia di Stato Campania e candidato al Consiglio Regionale della Campania nella lista di Fratelli d’Italia, nel collegio della Provincia di Napoli, a sostegno di Edmondo Cirielli Presidente.

“Siamo davanti a una vera e propria emergenza nazionale. L’omicidio stradale, così come oggi disciplinato, non è più un deterrente efficace. Serve una revisione profonda della legge – prosegue Panico – perché non è accettabile che chi si mette alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti continui a seminare morte sulle nostre strade, spesso uscendo dal tribunale con pene irrisorie. Propongo di considerare il veicolo come un’arma impropria, quando viene utilizzato con coscienza e volontà, e di introdurre un’aggravante specifica per chi provoca la morte di innocenti sotto l’effetto di alcol o droghe, analogamente a quanto avviene per altri reati di sangue”.

Panico sottolinea che, inizialmente, la legge sull’omicidio stradale aveva dato risultati positivi, “ma oggi assistiamo a una mattanza quotidiana di persone innocenti: bambini, anziani, famiglie intere falciate mentre attraversano sulle strisce pedonali o camminano sul marciapiede. È un tema trasversale che deve unire tutte le forze politiche, perché riguarda la sicurezza e la dignità della vita umana. “Desidero – continua il Segretario – che questa battaglia di civiltà venga dedicata al collega Aniello Scarpati, che ho avuto l’onore di conoscere personalmente e che ha lavorato nel mio stesso ufficio per tanto tempo. Aniello era un Servitore dello Stato, un uomo perbene, e la sua memoria deve ispirarci a cambiare davvero le cose”.

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